Questa utile guida realizzata dal SEM (Società Escursionisti Milano) analizza in maniera molto chiara l’utilizzo delle soste in Alpinismo, con particolare attenzione all’aspetto della sicurezza.

I punti che maggiormente mi hanno colpito e che ho deciso di riassumere qui di seguito sono:

1) Evitare l’autoassicurazione tramite cordini o longe “autocostruiti” in quanto non sono stati testati per questo specifico scopo (va benissimo l’utilizzo di una daisy chain a patto che se ne conosca il funzionamento); possono essere comunque impiegati per la discesa in doppia, manovra non soggetta ad alte sollecitazioni. Va ricordato che nè la daisy chain e nè la longe vanno chiuse a bocca di lupo, ma piuttosto con nodo ad asolta infilata, in quanto nel primo caso il nodo può sfilarsi se inavvertitamente trazionato.

2) Su vie con soste preattrezzate sarebbe opportuno ricreare la sosta con materiale in nostro possesso, in quanto nonostante la garanzia che possa offrire una sosta di questo tipo non vi è mai la certezza assoluta. Diciamo che questo tipo di operazione va valutata in loco, magari dando un occhio allo stato di usura del materiale e predisponendo il necessario dove richiesto.

3) La presenza in alcune soste già preattrezzate di un maillon su un anello di sosta può trarre in inganno, in quanto il maillon solitamente può essere utilizzato per calate in doppia, ma non va utilizzato per assicurarsi in quanto non se ne conosce la tenuta, anche se esistono in commerico alcuni maillon dove è espressa la tenuta in Kn.

4) Per evitare errori nella costruzione di una sosta è utile in molti casi poter utilizzare un moschettone a ghiera da inserire nell’ancoraggio, già predisposto con un cordino, onde evitare di commettere errori o manovre che possano creare confusione.

Queste sono solo alcune delle considerazioni che ho trovato più utili all’interno del documento PDF, sicuramente ce ne sono altre, ma possono essere considerati a mio avviso validi spunti di riflessione e analisi.